giovedì 11 luglio 2013

ROBINHO LA CHIAVE PER IL COLPO DEL MILAN

Pedine che si muovono come in uno scacchiere dove di incosciente c'è poco o nulla. Sembra questa l'immagine dell'attuale mercato del Milan, fatto di giovani di belle speranze e cessioni da cui poter ricavare quel denaro, da reinvestire per giocatori che potrebbero essere utili alla causa. 
Il caso più spinoso era e rimane quello di Robinho. Ormai è nota la volontà del giocatore di tornare in patria
per riacquistare quel sorriso perso con la maglia del Milan, di riprendersi quella felicità senza la quale i brasiliani proprio non riescono a fare meno in termini di rendimento sul campo.
Il Milan vorrebbe accontentarlo, ma Galliani resta fermo sulle cifre della cessione: per Robinho servono 6 milioni di euro, a dire il vero, ben quattro in meno rispetto ai 10 chiesti a giugno. Ma il Santos, unica squadra realmente interessata al cartellino dell'attaccante, non vuole e non può sborsare quella cifra. Ed allora le parti, dopo che si erano avvicinate molto negli ultimi giorni, si riallontanano di nuovo: il Santos ha pubblicato un comunicato con il quale chiude definitivamente al possibile arrivo di Robinho, nonostante l'impegno tra le società a venirsi incontro. Ma probabilmente la trattativa è tutt'altro che saltata, anzi, l'impressione è che si andrà avanti fino al termine ultimo per la scadenza del mercato brasiliano (20 luglio). A conferma di tutto questo, c'è anche la volontà del Milan di portare a Milanello un pezzo pregiato della Fiorentina, quell'Adem Ljajic che tanto bene ha fatto con la maglia della "Viola". Proprio la cessione del brasiliano al Santos, potrebbe rappresentare la mossa giusta per dar vigore alla trattativa con la Fiorentina. Quest'ultima non è decisa a lasciar andare il giocatore, a cui Pradè ha offerto un rinnovo contrattuale fino al 2017, raddoppiando l'ingaggio allo stesso Ljajic (fino a 1,4 milioni a stagione). Il serbo potrebbe decidere anche di rimanere, ma è chiaro che un pressing forte dei rossoneri sarebbe difficile da respingere. Inoltre l'arrivo di Ilicic a Firenze potrebbe oscurare anche l'immagine del calciatore, convincendolo ancor più a cambiare aria.
Tutto insomma è ancor in gioco, la partita è ancora aperta e le pedine attendono di essere mosse. Agli strateghi il compito di pianificare lo scacco matto.

                                                                                                 Alfredo Sitti

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