lunedì 30 settembre 2013

IL GIORNO DOPO L'ARGENTO

Il giorno dopo l'argento europeo, per l'Italia di pallavolo maschile è tempo di bilanci. Una nazionale, questa, che a parer di tutti ha fatto delle grandi cose. 
Un'Italia ringiovanita, una squadra in fase di ricostruzione, con un mix di esperienza e matricole che è stato vincente. Al timone Mauro Berruto, che ha saputo costruire un gruppo solido, che ha lavorato e continuerà a farlo per rimanere al vertice del volley europeo e mondiale. Sono state tante le soluzioni testate dal tecnico torinese nel corso di questa stagione, come lui stesso ha ricordato. -Sono stati quasi trenta gli atleti provati-, un numero che sta a significare la volontà di sperimentare le formule più giuste per questa squadra, al di là dei nomi e dei curriculum degli atleti. A Berruto va dato anche questo merito: il coraggio, cioè, di lanciare giovani senza alcun timore reverenziale. E' il caso di Beretta ad esempio, che da una stagione in serie A2 con la maglia del Vero Volley, si è ritrovato a giocarsi da protagonista un oro agli Europei contro la Russia. Ma come lui altri ragazzi: vedi Piano o Saitta. E poi ci sono le sorprese che stanno iniziando a diventare certezze: Luca Vettori, l'opposto di Piacenza, che sulla carta doveva essere una riserva di questa nazionale, ha confermato tutte le sue qualità messe in luce già durante la stagione con la società emiliana. L'atleta cresciuto nel Club Italia, è stata l'arma in più di questo Europeo, aggiudicandosi anche il premio di miglior schiacciatore della manifestazione. Silenzioso e impassibile come sempre, quasi glaciale negli atteggiamenti, Vettori si è ritagliato un posto a suon di attacchi vincenti. 
E poi c'è la forza del gruppo, unito in tutte le circostanze, anche nei momenti più difficili. E di situazioni complicate in questa manifestazione ce ne sono state tante. Gli infortuni hanno falcidiato la squadra, costringendola a cambi di moduli continui che, tuttavia, non hanno intaccato le prestazioni dei ragazzi italiani.
Insomma la compagine azzurra può solo migliorare, come lo stesso Berruto ha confermato: -Abbiamo una squadra che non è ancora al massimo della sua maturazione e questo naturalmente mi fa pensare che possiamo fare ancora meglio. Tanti giovani hanno maturato delle esperienze eccezionali, ma ora vogliamo continuare su questa strada. Di certo non ci accontentiamo-.
La Russia al momento è lontana, ma la voglia di provare a raggiungerla, la determinazione e le capacità per farlo all'Italia non mancano. E nei prossimi anni, chissà...

                                                                                        Alfredo Sitti

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