Il match di ieri con la Fiorentina ha segnato per la Juventus una situazione in cui non sembra essere più la regina d'Italia, la squadra imbattibile in campionato delle ultime stagioni. Qualcosa all'interno del gruppo scricchiola e per di più inizia a spaventare la situazione di Buffon. Il numero uno bianconero non sembra
Analizzando le prestazioni del capitano della Nazionale, un occhio vigile può ben individuare situazioni in cui Buffon non ha mostrato negli ultimi tempi (che risalgono anche allo scorso anno) la notevole sicurezza a cui eravamo abituati da lui stesso. Di certo c'è che Buffon rimane Buffon e, da un momento all'altro, è in grado di fare una super parata degna del suo valore, di vantare gesti tecnici che annullano gli eventuali errori all'interno di una partita. Ma allora qual è il problema? A mio vedere l'unica reale causa di un periodo poco brillante di questo portiere è l'anagrafe. Buffon è un campione, un atleta che è stato il più forte al mondo nel suo ruolo per tanti anni, ma purtroppo il tempo passa per tutti. Classe 1978, la carta d'identità parla di ben 35 anni: ed ecco allora che un pò della reattività di un tempo può venire a mancare. Questo non vuol dire che il numero uno juventino sia diventato da buttare, anzi, prepariamoci a vedere ancora grandissime parate e prestazioni monstre, ma forse con frequenza più altalenante e meno costante rispetto al passato. Credo che l'era di quel professionista che volava da un palo all'altro per difendere la sua porta da vero fenomeno, stia giungendo a conclusione.
Per Buffon sta iniziando una fase calante della sua carriera piena di successi, forse per lui sta arrivando il momento di lasciare il posto a possibili suoi eredi del panorama calcistico italiano. Ed è qui che si apre un nuovo dibattito. Il dilemma è: esistono o non esistono in Italia nuovi Buffon? Ma di questo ne parleremo un'altra volta, sempre su Di Sport In Sport.
Alfredo Sitti
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